La maison Etro ha presentato la sua collezione Autunno/Inverno 2025-2026, un’esplorazione visiva e sensoriale che fonde mitologia, natura e sperimentazione tessile. Sotto la direzione creativa di Marco De Vincenzo, il marchio si conferma maestro nell’arte della narrazione attraverso i tessuti, proponendo un’estetica densa e primordiale, capace di trasportare il pubblico in una dimensione onirica e selvaggia.
La filosofia di Etro: storia e identità del brand
Fondata nel 1968 da Gimmo Etro, la maison ha costruito nel tempo un immaginario raffinato, coniugando artigianalità italiana e influenze culturali provenienti da tutto il mondo. Famosa per le sue stampe paisley e i tessuti pregiati, Etro ha ridefinito il concetto di eleganza bohemien, diventando un punto di riferimento per chi cerca capi ricchi di storia e di emozione.
Con l’arrivo di Marco De Vincenzo nel 2022, il brand ha abbracciato una nuova direzione creativa: più sperimentale, ma sempre legata alla sua eredità artigianale. La collezione Magma, presentata per l’Autunno/Inverno 2025-2026, ne è la massima espressione.
Un bestiario mitico e un viaggio primordiale
La collezione prende ispirazione da antichi racconti mitologici e da un’estetica che richiama la terra primigenia, in continua trasformazione. Il fil rouge è la ricerca delle origini, un tema che attraversa epoche e culture. Come le lacrime del dio Ra, che secondo la mitologia egizia si trasformarono in api e diffusero la vita, così la moda di Etro si fa veicolo di un’energia creativa inarrestabile.
Un elemento distintivo della sfilata è stata la scenografia curata dal collettivo Numero Cromatico, che ha trasformato la passerella in una cortina di immagini visionarie: un bestiario surreale in cui convivono animali mitologici, belve estinte e creature fantastiche. Un tracciato evolutivo senza tempo, che si riflette nei capi della collezione.
Materiali e forme: un’esplorazione sensoriale
La collezione è costruita sulla materia stessa: densa, tangibile e stratificata. Le stampe non sono solo decorative, ma diventano parte integrante del tessuto, sovrapponendosi come velature, ricami o lavorazioni gommate. Le silhouette sono fluide e dinamiche: gli abiti seguono il corpo, lo accarezzano e poi si aprono in volumi asimmetrici e frange in movimento.
Tra i materiali protagonisti troviamo:
- Denim e velluto a coste, arricchiti da una flora immaginaria in rilievo.
- Lana spazzolata e maglie ricamate, per un effetto vissuto e artigianale.
- Paillettes incastonate in intagli geometrici, per un tocco futuristico e luminoso.
- Pelliccia di lana, selvaggia e primitiva, usata su cappotti e cappelli.
I gioielli, invece, diventano veri e propri talismani, popolati da api intrappolate nell’ambra e da figure aliene, in un mix che unisce il sacro e il fantastico. La collaborazione con Maria Jeon, artista coreana, arricchisce i capi con ricami ispirati a una zoologia immaginaria, che si estende anche sugli accessori: borse dalle forme morbide e arrotondate, ma anche nette e squadrate.
Moda maschile: tra psichedelia e sartorialità
Anche il menswear Etro segue il tema del magma e della metamorfosi. Giacche, duffle coat e cappotti-vestaglia sono reinterpretati con tessuti che evocano visioni psichedeliche. Il velluto, da sempre firma del brand, viene proposto con lavorazioni che giocano con texture e riflessi, mentre i cappotti si allungano e si strutturano in silhouette ibride tra passato e futuro.
Conclusione: Etro tra tradizione e sperimentazione
La collezione Magma di Etro conferma il talento visionario di Marco De Vincenzo e la capacità della maison di rinnovarsi senza perdere la propria identità. Tra richiami mitologici, materiali innovativi e un’estetica primordiale, Etro si conferma un brand capace di creare moda che racconta storie, accendendo l’immaginazione e il desiderio.
Una collezione che ribolle di creatività, proprio come il magma: vitale, inarrestabile e in continua trasformazione.